L'Informatore

marzo 2019 Il provvedimento è stato profondamente modificato nel corso dell’esame parlamentare, anche ad esito del negoziato condotto dal Governo con l’Unione europea, al fine di alleggerire i saldi di finanza pubblica. I temi più rilevanti in materia di Lavoro riguardano: • la proroga del credito d’imposta formazione 4.0 • l’istituzione del Fondo per il reddito di cittadinanza • l’istituzione del Fondo per la revisione del sistema pensionistico • la proroga congedo di paternità • incentivi per il contratto di apprendistato • l’aumento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro e legislazione sociale • la flessibilità del congedo di maternità • le priorità nella concessione dello smart working • incentivi per il reinserimento lavorativo disabili da lavoro • incentivi per le assunzioni di giovani eccellenze • la riforma tariffa dei premi Inail In allegato riportiamo una Guida con l’illustrazione dei principali provvedimenti. 6 Sindacale 2 Leggi decreti circolari GUIDA di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (Direzione Sindacale). Legge di bilancio 2019. Le novità in mate- ria di Lavoro. E' entrata in vigore il 1° gennaio, la legge 30 dicembre 2018, n. 145 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 302 – Suppl. ord. n. 62 del 31 dicembre 2018). Il provvedimento è stato profondamente modificato nel corso dell’esame parlamentare, anche ad esito del nego- ziato condotto dal Governo con l’Unione europea, al fine di alleggerire i saldi di finanza pubblica. Si riporta, di seguito, una sintesi delle principali disposizioni di interesse in tema di lavoro. Credito imposta formazione 4.0 (articolo 1, commi da 78 a 81) Viene previsto che la disciplina del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel set- tore delle tecnologie previste dal piano nazionale Industria 4.0, di cui all’articolo 1, commi da 46 a 55, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, si applichi anche alle spese di formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018. Detto credito d’imposta, fermo restando il limite massimo annuale di 300.000 euro, è attribuito nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili sostenute dalle piccole imprese e del 40 per cento di quelle sostenute dalle medie imprese. Alle grandi imprese, come individuate ai sensi dell’allegato I al regolamento (Ue) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, il credito d’imposta è attribuito nel limite massimo annuale di 200.000 euro e nella misura del 30 per cento. Il credito d’imposta è riconosciuto per le attività di formazione pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o ter- ritoriali.

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