A “Destinazione Milano”, l’evento promosso da Apam, l’Associazione albergatori aderente alla Confcommercio milanese, i dati della ricerca illustrati da Manuela De Carlo, direttore Master in Hospitality and Tourism Management Università IULM
Occupazione alberghiera, stagionalità dei flussi turistici - Turismo, Milano può fare di più - Barcellona, Francoforte, Lione e Manchester: cosa imparare da città competitor internazionali - Maurizio Naro, presidente Apam: “governance sempre più efficace che faccia del turismo un driver primario di sviluppo urbano. E’ il traguardo che dobbiamo cercare di raggiungere lavorando tutti insieme”
30/11/17 -Milano, 30 novembre 2017 – Milano, negli ultimi anni, ha rafforzato in modo significativo la propria reputazione internazionale e attrattività turistica come dimostra il posizionamento nei principali ranking internazionali (Global City Index da 41/66 nel 2012 a 43/128 nel 2016; City RepTrack da 38/100 nel 2012 a 9/56 nel 2017). Ma i dati comparativi sull’occupazione alberghiera segnalano che il nostro territorio non è ancora in grado ottenere il livello di risultati di destinazioni concorrenti, anche meno dotate in termini di risorse e reputazione.
Il dato emerge dalla ricerca illustrata oggi dalla professoressa Manuela De Carlo, direttore Master in Hospitality and Tourism Management Università IULM, alla prima edizione di “Destinazione Milano”, l’evento promosso al Grand Visconti Palace Hotel da Apam, l’Associazione albergatori di Confcommercio Milano.
“Attrattività e competitività sui mercati internazionali” è il focus di “Destinazione Milano” con un confronto tra il capoluogo lombardo e altre città europee: Barcellona, Francoforte, Lione, Manchester. All’iniziativa di Apam intervengono oggi, con il presidente degli albergatori Maurizio Naro; Didac Garcia, Responsable Assumptes Europeus Gremi d'Hotels de Barcelona; Lucie Cordier, Chargèe de mission Tourism - GRANDLYON la mètropole; Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia; Roberta Guaineri, assessore a Turismo, sport e qualità della vita del Comune di Milano; Manel Casals, direttore generale Gremi d’Hotels de Barcelona.
Lo studio comparativo di Barcellona, Francoforte, Lione, Manchester approfondisce le caratteristiche della governance turistica e dei processi di “meta-management” con l’obiettivo di identificare best practice interessanti per Milano e suggerire aree prioritarie di intervento per trasformare il turismo in un driver di sviluppo della città. “La ricerca – afferma il presidente di Apam Maurizio Naro - nasce dall’esigenza di approfondire le ragioni che spiegano il successo di alcune destinazioni europee, simili a Milano per posizionamento e direzione di sviluppo, che negli ultimi anni hanno registrato un miglioramento significativo delle performance turistiche in termini di crescita dei flussi di visitatori, riduzione della stagionalità, rafforzamento della reputazione internazionale”.
I DATI POSITIVI - L’area metropolitana milanese ha registrato un costante aumento dei flussi turistici (+38% degli arrivi e +36% delle presenze nel periodo 2006-2016) con una sostanziale tenuta nel post-Expo.
Milano città è il motore turistico dell’area con una crescente capacità di attrazione di turisti internazionali (+64% dal 2008 al 2016). Il livello qualitativo dei flussi è elevato: il 59% dei turisti scelgono alberghi 4 e 5 stelle, mentre la spesa media giornaliera pro-capite dei turisti stranieri nell’area metropolitana è, dopo Roma, la più elevata tra le destinazioni italiane (212€), con un trend di crescita significativo (+3,2% 2016/2015) e un contributo importante all’economia urbana (3,5 miliardi di euro nel 2016).
Nell’ultimo decennio, Milano ha fatto investimenti importanti nel miglioramento della sua offerta ricettiva in termini di volumi (+10% delle camere in città) e qualità dei servizi alberghieri (le camere in hotel a 4 e 5 stelle sono passate da 55% nel 2006 a 63% a fine 2016).
Infine, un aspetto centrale dello sviluppo della destinazione è rappresentato dall’accessibilità. I dati del primo semestre 2017 mostrano un +15% di crescita dei passeggeri negli scali di Linate e Malpensa mantenendo un trend di 30 mesi di crescita continuativa, di cui 22 a doppia cifra. Il potenziamento dei trasporti pubblici e lo sviluppo di servizi di car e bike sharing ha parallelamente migliorato la mobilità urbana.
COSA MIGLIORARE - I dati comparativi sull’occupazione alberghiera segnalano che Milano deve migliorare rispetto a destinazioni concorrenti meno dotate in termini di risorse e reputazione. Nel 2016 Milano ha registrato il tasso di occupazione alberghiero medio più basso del “competitive set” analizzato: 65% contro 80% di Manchester, 77% di Barcellona, 70% di Francoforte e 67% di Lione.
Un gap ancora più significativo si registra nella stagionalità dei flussi turistici: ad agosto 2017 l’occupazione alberghiera a Milano è del 52% rispetto all’87% di Barcellona, al 76% di Manchester, al 66% di Francoforte e al 59% di Lione.
I sistemi di governance turistica delle quattro destinazioni analizzate, pur nella diversità dei modelli adottati (una DMO autonoma con compiti strategici e operativi nei casi di Barcellona e Francoforte; un ente di promozione territoriale in collegamento con l’agenzia di sviluppo economico della città nel caso di Manchester; un dipartimento del turismo nell’ambito della città metropolitana in collegamento con una DMO operativa nel caso di Lione), si caratterizzano per alcuni tratti comuni: sono centrati sull’area metropolitana; realizzano un coordinamento efficace con il livello regionale e nazionale; presentano modelli di finanziamento basati su un mix sostenibile di risorse pubbliche e private, generate anche dalla gestione diretta di attività turistiche; promuovono un coinvolgimento attivo delle imprese; sono pienamente integrati con la governance della città (visitor economy, city brand condiviso, turisti come temporary citizen).
Inoltre, lo sviluppo delle offerte turistiche è realizzato dalle destinazioni analizzate lungo due direttrici complementari: da un lato la capacità di valorizzare alcuni temi forti su cui la città gode di una buona reputazione internazionale (shopping e enogastronomia per Lione e sport per Manchester). Dall’altro lo sviluppo di itinerari che si estendono oltre i confini urbani, in territori scarsamente valorizzati permettendo un arricchimento dell’offerta, un allungamento della permanenza media, una destagionalizzazione e decongestione dei flussi turistici come nel caso di Barcellona.
“In entrambe le direzioni – spiega Naro - Milano ha già iniziato a muoversi, ma può trarre dai casi analizzati oggi indicazioni utili. Il sistema dell’ospitalità è un elemento centrale per la competitività del nostro territorio nel medio-lungo termine. Occorre una governance sempre più efficace che faccia del turismo un driver primario di sviluppo urbano. E’ il traguardo che dobbiamo cercare di raggiungere lavorando tutti insieme: la giornata odierna promossa da Apam vuol essere proprio un contributo concreto per le istituzioni”.
“Chiediamo – conclude Naro – anche regole uguali all’interno dello stesso mercato per evitare che la lotta al prezzo più basso porti al crollo della redditività delle imprese con l’inevitabile conseguenza che queste aziende non avranno più le risorse per rinnovarsi ed essere competitive”.
Info: albergatori@unione.milano.it 027750602
Ufficio stampa Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – 027750222 – relazioni.esterne@unione.milano.it
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