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Lino Stoppani le tasse mettono il piombo alle ali del turismo. Il vicepresidente di Confcommercio ai primi Stati generali del marketing territoriale lombardo

La contraddizione dell’imposta di soggiorno dazio alla rovescia e l’Iva più alta rispetto ai competitor Francia e Spagna

22/01/13 - 

“La giusta promozione del territorio, inteso non solo come spazio fisico, ma espressione di valori, di culture, di storia, di tradizioni, di saperi e sapori,
può consolidare un marchio, una identità su cui impostare il rilancio della nostra economia” lo ha rilevato Lino Stoppani, vicepresidente di Confcommercio, intervenuto ai primi Stati generali del marketing territoriale promossi da Regione Lombardia con l’assessore Giovanni Bozzetti. “Ogni buona iniziativa di marketing – ha affermato Stoppani - deve anzitutto saper valorizzare le eccellenze che il territorio esprime, sulle quali consolidare buona immagine e circuiti virtuosi, ed essere poi capace di correggere e migliorare quello che non funziona”.
“La Lombardia – ha proseguito Stoppani - ha numerosi punti di forza, che la rendono attrattiva: la moda, il design, le eccellenze artistiche, culturali, enogastronomiche, le università, i poli culturali, le destinazioni turistiche. Fondamentale, quindi, il ruolo del turismo internazionale come voce importante dell’export regionale, sul quale va rilevata anche la contraddizione rappresentata dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, che è un dazio alla rovescia, visto che a pagare è l’acquirente, e che non rappresenta sicuramente una buona azione di marketing territoriale”. Stoppani inoltre ricorda come le
tasse che gravano sul turismo siano già più alte di quelle di nostri principali competitor: “Penso – afferma Stoppani - a Paesi come la Francia e la Spagna che, a fronte della nostra Iva nel turismo al 10%, ne presentano rispettivamente una al 5,5% e all’8%”. “Soprattutto in vista di Expo, che è davvero un passaggio strategico per la crescita, occorre tornare ad investire sul turismo. Una Lombardia ancora più attraente per i turisti e gli investitori (solo a Milano il turismo business – fonte Camera di Commercio di Milano – genera 2,5 miliardi di euro e dà occupazione in media ad oltre 80mila lavoratori) – conclude Stoppani – è un impegno che ha bisogno di una regia, ma anche della collaborazione e della responsabilità di tutti”.


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