Giurisprudenza - Compensi agli amministratori: per la deducibilità in capo alla società è sempre necessaria la delibera, in assenza, manca il requisito della certezza del costo
Come noto, i compensi degli amministratori sono deducibili nell'esercizio in cui sono corrisposti (art. 95, co. 5, T.U.I.R.).
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 29 agosto 2008 n. 21933 avevano escluso la possibilità di considerare implicitamente deliberati i compensi degli amministratori con l'approvazione del bilancio.
Secondo la Cassazione, sono nulli gli atti di autodeterminazione dei compensi da parte degli amministratori per violazione di una norma imperativa, l'art. 2389 del c.c., in base al quale i compensi degli amministratori sono stabiliti all'atto della nomina o dall'assemblea.
Affinché la delibera sia valida, occorre che l'assemblea deliberi contestualmente sia in ordine all'approvazione del bilancio che all'attribuzione dei compensi, previa chiara indicazione nella convocazione e nell'ordine del giorno di tale intendimento.
Nel caso di assemblea totalitaria, invece, è necessario che sulla stessa materia vi sia stata apposita discussione e specifica votazione.
Muovendo da tale assunto, la sezione tributaria della Suprema Corte ha escluso la deducibilità dei compensi agli amministratori in assenza di preventiva delibera (cfr. anche Cass. 19.7.2013 n. 17676, 4.9.2013 n. 20265, 7.3.2014 n. 5349, 20.2.2020 n. 4400).
Ancora oggi la Corte di Cassazione ribadisce che, ai fini della deducibilità dei compensi degli amministratori, non basta il pagamento dell’emolumento, ma occorre un’esplicita delibera assembleare “che non può considerarsi implicita in quella di approvazione del bilancio”.
La necessità della preventiva delibera assembleare sui compensi è funzionale al rispetto del requisito della certezza (art. 109, comma 1, TUIR), in quanto la mancanza della delibera comporta sul piano fiscale l’indeducibilità del compenso e sul piano civilistico la nullità dell’atto di autodeterminazione del compenso da parte degli amministratori.
L’assenza di una formale delibera, lasciando ai soci della società l’esercizio di un’azione nei confronti degli amministratori, potrebbe portare alla restituzione del compenso indebitamente percepito, rendendo il costo incerto e non determinabile in modo oggettivo (Ordinanza della Corte di Cassazione n.7329 del 16 marzo 2021).
18/03/21