Condivisione
Abbiamo cominciato questa esplorazione del WEB 2.0
con la frase di Tim O’Reilly: “Data is the next ‘intel insi-
de’”e concludiamo il nostro excursus spiegando a quali
dati si riferisce e perché sono così preziosi.
Tutti abbiamo sentito parlare, per un motivo o per l’altro,
di YouTube: il famoso portale di condivisione video
comprato da Google poco più di un anno e mezzo fa.
L’idea alla base di YouTube è quella di poter inserire
video su Internet ed esporli ad un’audience vasta, supe-
riore anche a quella della televisione.
Lo stesso video può essere visto in contemporanea da
milioni di persone, grazie alle infrastrutture tecnologiche
offerte dalla piattaforma. YouTube è solo l’esempio più
famoso. Esistono centinaia di altri siti nei quali è possi-
bile condividere fotografie, documenti testuali, fogli
elettronici, conoscenza. Wikipedia, l’enciclopedia colla-
borativa che contiene ormai oltre due milioni di voci, è
un altro esempio di condivisione di dati: milioni di per-
sone da tutto il mondo compilano un’enciclopedia che
non ha precedenti nella storia quanto a ricchezza di
informazioni e varietà di temi trattati. L’enciclopedia tra-
dizionale, come la Britannica, sta piano piano entrando
in crisi, mano a mano che l’esattezza e la completezza
delle voci aumenta in rete (già ora siamo ad un livello
simile a quello della Britannica). Flickr, piattaforma per
la condivisione delle fotografie, permette alle persone di
condividere fotografie e immagini: il database di Flickr
supera il centinaio di milioni di fotografie, con milioni di
utenti iscritti.
54
WEB 2.0: it’s all about data