esempio è Basecamp, un tool di collaborazione molto
usato da piccoli e grandi team per lavorare in gruppo:
viene acquistata una licenza d’uso per il programma, per
la quale viene corrisposta una somma mensile e vengono
sbloccati i conseguenti servizi.
Il servizio basato sul modello “utility” invece, offre una
serie di servizi gratuitamente, e la possibilità di acquista-
re nuovi servizi collaterali e che integrano il servizio gra-
tuito, con un corrispettivo economico modesto. Un
esempio è Skype: l’utilizzo del software pc-to-pc è gra-
tuito, mentre è a pagamento l’utilizzo del software per
chiamare telefoni fissi e cellulari. Skype offre inoltre ser-
vizi quali la segreteria telefonica, SkypeIn, la possibilità
di farsi chiamare sul telefono personale utilizzando
Skype e diversi altri servizi acquistabili dal sito di Skype.
Il servizio con abbonamento facoltativo ed economia
interna sono tipici dei mondi virtuali e di quelle comuni-
tà che prevedono uno scambio di beni virtuali al loro
interno. L’esempio più famoso è Second Life, mondo
virtuale gratuito all’interno del quale gli utenti possono
acquistare e scambiare beni in cambio di moneta virtua-
le, che viene però acquistata con moneta reale. E’ anche
possibile, nel caso in cui si volesse passare ad un uso
avanzato della piattaforma, sottoscrivere un abbonamen-
to, che prevede lo sblocco di diverse nuove features per
gli utenti che volessero fare un uso professionale del
sistema.
Alcuni esempi: Flickr, Basecamp, Ning, Match.com,
Meetic, Second Life, Skype.
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Modelli di business