l’insieme di tecnologie che permettono alle persone di
incontrarsi, scambiare informazioni e collaborare attraver-
so esse. E’ importante analizzare in modo attento la defi-
nizione di Enterprise 2.0 per capirne l’essenza. In primo
luogo, si parla di “piattaforma”, per definire un ambiente
dove i contenuti vengono immagazzinati e resi disponibi-
li in modo persistente nel tempo. L’aggettivo “emergente”
indica il fatto che l’utilizzo del software non viene impo-
sto dall’alto, ma piuttosto include dei meccanismi in grado
di far emergere i pattern di utilizzo, prodotti dell’interazio-
ne tra gli utenti della piattaforma. Le caratteristiche di un
software adatto per l’Enterprise 2.0 sono quindi fonda-
mentalmente sei: strumenti di ricerca interna (“search”);
utilizzo di link ipertestuali (“link”); possibilità di contri-
buire alla creazione e alla modifica dei contenuti (“autho-
ring”); folksonomy (“tag”), possibilità quindi per gli uten-
ti di catalogare il contenuto della piattaforma attraverso
tag e altri strumenti utili; meccanismi di suggerimento
automatici (“extensions”); tecnologie che permettono il
diramarsi di notifiche sugli aggiornamenti (“signals”),
come notifiche via mail, RSS.
Data la complessità di gestire e realizzare un sistema
simile all’interno di ogni azienda, è stato applicato quel-
lo che si può definire un “delivery model” diverso dal
solito: il software non è quindi consegnato all’azienda
pacchettizzato, ma come servizio, solitamente completo
di servizi di assistenza, supporto e personalizzazione.
Esempi di questi software sono forniti da SocialText, ser-
vizio di wiki per l’impresa; il già citato Basecamp, tool
collaborativo con una serie di applicazioni, tra cui forum,
wiki, liste di “to-do”, filesharing, Cogenz, servizi di
social bookmarking per l’impresa.
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Modelli di business