Possiamo quindi pensare all’identità come all’insieme di
tutti quegli elementi che concorrono a costituire un mar-
chio riconoscibile. Grazie alla nostra identità, possiamo
quindi essere attori della conversazione che sarebbe
impossibile senza un’identificazione di chi vi partecipa.
La gestione dell’identità è uno dei fattori chiave dei
social media.
Come elementi della conversazione, ognuno di noi vuole
avere il pieno controllo su quello che viene associato alla
propria identità e non vuole che venga utilizzata senza
espressa approvazione.
Sono nati perciò diversi servizi su Internet che si occupa-
no proprio di fare in modo di essere sempre riconoscibi-
li attraverso un identificatore unico, grazie al quale tra-
sferire i propri dati personali da un posto all’altro senza
alcuna difficoltà. E’ il caso ad esempio dei servizi offer-
ti da Microsoft con “Live ID” (un servizio grazie al quale
potete accedere alla vostra casella e-mail ma anche a tutti
gli altri servizi offerti dal gigante di Redmond, senza
dovervi tutte le volte reiscrivere) oppure del più famoso
OpenID (uno standard aperto, adottato da un numero
sempre maggiore di siti, grazie al quale effettuare in
modo rapido iscrizioni e autenticazioni ai più importanti
servizi Web).
Un altro profilo molto importante dell’identità è la
gestione delle identità multiple. Prendiamo ad esempio
un marchio informatico molto conosciuto, il marchio
Google. E’presente sul mercato con due diverse identi-
tà: quella del motore di ricerca più utilizzato al mondo e
quella della fondazione che finanzia progetti filantropici
e di ricerca.
Anche un individuo può avere questo tipo di esigenza
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WEB 2.0: it’s all about data